Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/361

[§ 71-73] l’equilibrio economico 351


Una prima modificazione a questa teoria si deve fare considerando la quantità di moneta circolante. Bisogna cioè considerare che la merce-moneta è ofelima non solo pel consumo, ma anche perchè serve alla circolazione. Perchè tutti i prezzi potessero, ad esempio, crescere del 10%, sarebbe dunque necessario non solo che accadesse un mutamento corrispondente nell’ofelimità della merce-moneta, paragonata all’ofelimità delle altre merci, ma altresì che si potesse avere la quantità di moneta che basta per la circolazione coi nuovi prezzi.

71. Teoria quantitativa della moneta. — Supponiamo che la quantità di moneta in circolazione debba variare proporzionalmente ai prezzi; il che all’incirca può accadere se, mentre mutano i prezzi, la velocità della circolazione non muta, e se non mutano le proporzioni dei succedanei della moneta. Tale ipotesi è fondamento di ciò che si è detto teoria quantitativa della moneta. Accettandola, sarebbe necessario, perchè i prezzi crescessero del 10%, che la quantità della merce-moneta crescesse non solo in modo tale da poter essere consumata in maggior copia, onde ne scemasse l’ofelimità elementare, ma altresì in modo che la quantità di moneta in circolazione aumentasse del 10%.

I prezzi sarebbero dunque, in fine, determinati dall’ofelimità della merce-moneta e dalla quantità di essa che è in circolazione.

72. Se invece di una merce si avessero per moneta tessere qualsiasi, per esempio carta moneta, tutti i prezzi dipenderebbero solo dalla quantità di quella carta che è in circolazione.

73. Le ipotesi ora fatte non si verificano mai interamente. Non solo tutti i prezzi non mutano insieme nella stessa proporzione, ma inoltre varia