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334 l’equilibrio economico [§ 23-25]


23. Per la produzione si osservano molti esempi di merci con costo decrescente e di altre con costo crescente; ma pare che il costo, prima decrescente, Fig. 49.finisce sempre col crescere, oltre certi limiti. Per tali merci si hanno punti di tangenza dei sentieri rettilinei moventi da m, e quindi una linea l' l l'' di massimo utile. Se l’osservazione dei fenomeni avesse luogo solo nella parte tratteggiata della figura, ove i costi sono sempre decrescenti, col crescere della quantità trasformata, quella linea l' l l'' non esisterebbe.

24. Per le merci con costo decrescente, si osservano, nel concreto, i due punti di equilibrio dati dalla teoria, fig. 46 (§ 4), ma vi sono potenti attriti che concedono all’equilibrio instabile di poter qualche volta durare più o meno a lungo.

Una ferrovia può bilanciare le sue spese, avendo tariffe alte e trasportando poco; oppure, avendo tariffe basse, e trasportando molto. Abbiamo così i due punti c e c' della fig. 46 (§ 4). I piccoli bottegai stavano nel punto c, vendendo poco con prezzi alti; sono comparsi i grandi magazzini ed hanno portato il punto di equilibrio in c', vendendo molto e con prezzi bassi; ed ora i bottegai chiedono l’aiuto della legge per far tornare l’equilibrio al punto c.

25. Della linea di massimo utile per le merci con costo crescente si hanno pure molti esempi. La coltura estensiva nelle vicinanze di Roma non si può spiegare altrimenti. In Inghilterra, tolto il dazio sul grano, e dato luogo alla concorrenza dei grani esteri, mutarono le forme delle curve di indifferenza degli ostacoli per la coltura del grano,