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[§ 33-34] principii generali 23

una ghianda nascere un tiglio, nè dal seme di un tiglio nascere una quercia. La relazione tra il legno di quercia e la sua origine ci è dunque nota con sicurezza tale che mai non avremo per la relazione tra l’origine della proprietà privata e questa proprietà nei tempi nostri, o in generale tra l’origine di un fenomeno economico e questo fenomeno nei tempi nostri. Ma non basta conoscere che di due fatti uno è sicuramente conseguenza dell’altro, per potere, dalle proprietà del primo, dedurre quelle del secondo.

34. Più utile assai dello studio dell’origine dei fenomeni economici è quello della loro evoluzione in tempi a noi prossimi e in società che non troppo differiscono dalle nostre; e in due modi ci può giovare. Il primo sta nel concederci di sostituire l’esperienza diretta, che è impossibile nelle scienze sociali. Quando ci possiamo valere di quell’esperienza, procuriamo di produrre il fenomeno oggetto di studio, in varie circostanze, per vedere come queste operano su di esso, modificandolo, o non modificandolo. Ma ove ci venga meno quel modo di operare, non ci rimane altro che ricercare nello spazio e nel tempo se troviamo prodotte naturalmente quelle esperienze a cui artificialmente non possiamo dare mano.

Il secondo modo pel quale ci può giovare lo studio dell’evoluzione dei fenomeni sta nel porci sulla via di scoprire, quando esistono, le uniformità che presenta tale evoluzione, e perciò nel metterci in grado di prevedere, dal passato, il futuro. Ma è manifesto che tanto più si allunga la catena delle deduzioni tra i fatti passati e i fatti futuri, tanto più esse divengono mal sicure ed incerte, onde solo da un passato molto prossimo si può prevedere un