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[§ 69] | gli ostacoli | 311 |
ammortamento e di assicurazione, di cui il valore preciso ci è ignoto. Ma, ragionando sul frutto del 5,7%, si noti che dal 1873 al 1886 ci furono molte occasioni di comprare debito pubblico di Stati perfettamente solvibili, in modo da ottenere un frutto dal 4 al 5%. Si vede dunque che, nel Belgio, il frutto ricavato dal risparmio adoperato nelle società anonime è pressochè eguale a quello che si sarebbe ottenuto comperando debito pubblico di Stati godenti un buon credito.
Occorre anche notare che nell’utile di parte di quelle società, per esempio di quelle che esercitano miniere, è incluso l’utile del possidente.
Se anche, per tenere conto dell’incertezza di queste statistiche, supponiamo che le 251 società che sono sparite senza lasciare traccia alcuna hanno restituito la metà del capitale; e chiunque abbia pratica della Borsa può vedere quanto tale ipotesi è poco probabile: il frutto netto rimane inferiore al 6,6%; quindi la differenza col frutto medio del semplice prestito, se pure esiste, non è grande.
Questi risultamenti sono confermati da altre statistiche pubblicate nello stesso giornale del 31 gennaio 1904.
Dal 1888 al 1892 furono costituite, nel Belgio, 522 società anonime, con un capitale, all’ultimo bilancio, di 631,0 milioni di franchi. Rimangono da versare 37,3 milioni; e perciò il capitale effettivo è di 593,8 milioni.
Abbiamo 98 società, con un capitale di 114,3 milioni, delle quali non si sa più nulla. Supponiamo che abbiano restituito la metà di quel capitale, cioè 57,6 milioni. Trentotto società, con un capitale di 51,7, di cui rimanevano da versare 4,0, hanno liquidato, con un utile di 3,6; quindi hanno restituito