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300 gli ostacoli [§ 51-55]

liege è la stessa che possiede il ciliegio, non c’è più nessuno a cui pagare le 10 lire, ma rimane sempre il fatto che quella persona gode le ciliege; e tale fatto si può considerare sotto due aspetti, cioè: 1.° direttamente: come il godimento di una merce; 2.° indirettamente: come il godimento del servizio di un capitale.

52. Quando il fenomeno si studia sotto la forma dei servizi dei capitali, viene fatto di ricercare come se ne stabilisce il prezzo, cioè quale valore abbia quel frutto lordo. Si capirebbe facilmente che esso fosse eguale a tutte le spese necessarie per reintegrare il capitale, cioè alle spese di restauro, più l’ammortamento e l’assicurazione; ma per solito quel frutto lordo è maggiore di tale somma, e la differenza, che diremo frutto netto, si para a noi dinnanzi come un’entità di cui l’origine non è tanto palese.

53. Il dire che quel frutto netto paga la trasformazione nel tempo, allontana la difficoltà, non la risolve; poichè dopo chiediamo perchè la trasformazione nel tempo ha un prezzo, e come quel prezzo è determinato.

54. Viene facilmente in mente di unire, colla relazione dell’effetto alla causa, il fatto dell’esistenza di quel frutto netto e l’altro dell’appropriazione dei capitali. Invero, sono fatti concomitanti; e d’altra parte è manifesto che, se non ci fossero proprietari dei capitali, non ci sarebbe nessuno a cui pagare il frutto netto; rimarrebbero solo le spese per reintegrare i capitali, le quali in ogni modo si debbono fare. In altri termini gli ostacoli che si manifestano coll’esistenza del frutto netto hanno esclusivamente origine nel fatto che i capitali sono appropriati.

55. Tale affermazione è lungi dall’essere assurda