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274 gli ostacoli [§ 3-6]

solo fenomeno, secondo l’aspetto sotto il quale si considera.

3. Ove alla divisione del lavoro si dia il significato più ristretto, ed etimologicamente più proprio, che è quello della partizione di un’opera tra vari individui, si scorge che da un lato essa ha effetto di separare le funzioni, e dall’altro di rendere vicendevolmente dipendenti gli uomini. Col crescere della divisione del lavoro, crescono le parti del tutto che costituisce la produzione; e, per essere quelle parti dipendenti l’una dall’altra, si estende la cooperazione degli uomini.

4. L’impresa è quell’ordinamento il quale unisce i vari elementi della produzione e li volge a compierla. Essa è un’astrazione, come l’homo oeconomicus, e sta alle imprese reali nella stessa relazione che l’homo oeconomicus sta all’uomo di carne ed ossa. Il considerare l’impresa non è che un mezzo per studiare separatamente i vari uffici compiuti dal produttore. L’impresa può avere diverse forme: essa può essere affidata a privati, o esercitata dallo Stato, da Comuni, eco; ma ciò non ne muta la sostanza.

5. Un’imagine materiale dell’impresa si può avere figurandosi un recipiente ove concorrono molteplici rigagnoli, che rappresentano gli elementi della produzione, e dal quale esce un fiume, che rappresenta il prodotto.

6. Quegli elementi della produzione vengono in parte da individui, come per esempio il lavoro e certi prodotti; in parte da altre imprese, come per esempio certi prodotti che debbono servire ad ottenerne altri.

La circolazione economica può grossolanamente figurarsi nel modo seguente. A, A', A''...., sono