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[§ 60-62] i gusti 267

tutte eguali. Analoga proprietà si avrebbe per una retta parallela ad o A.

61. Segue da ciò che le linee della fig. 31 non possono rappresentare le linee d’indifferenza di due merci di cui le ofelimità sono indipendenti; poichè le inclinazioni ora accennate sono, è vero, costanti da β in c; ma poi diminuiscono ad un tratto, o rapidamente, in c, e divengono zero da c in a. Si ha così una conferma della necessità di considerare come dipendenti i consumi di certe merci.

62. Per avere un’idea delle curve di indifferenza nel caso del secondo genere di dipendenza, consideriamo due merci A e B, tali che A è inferiore a B (§ 19) e che si possono sostituire vicendevolmente. Saranno, per esempio, polenta e pane. Un individuo può sfamarsi colla sola polenta, o col solo pane, o usare di questo e di quel cibo; preferisce, almeno in certe proporzioni, il pane alla polenta.

Supponiamo, per semplificare, che 3 di A possano sostituire 2 di B; il ragionamento, del resto, vale anche quando quella sostituzione si fa secondo una legge qualsiasi. Prendiamo o m eguale a 3, e o n eguale a 2, e tiriamo la retta m n. Su quella retta il bisogno materiale dell’individuo è soddisfatto. Egli, per esempio, si sfama, in m, con 3 di polenta; in n, con 2 di pane; in a, con b a di pane e o b di polenta, ma non è egualmente soddisfatto. Quando è in a, ogni nuova quantità di A gli è superflua; quindi a α, parallela ad o m, è una linea