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250 i gusti [§ 28-30]

di indifferenza s si mutino nelle curve di indifferenza t, potremo supporre, senza errore sensibile, che per breve spazio di tempo, per esempio uno o due o anche quattro o cinque anni, rimangano eguali alle s.

29. Abbiamo supposto che un uomo possa paragonare due sensazioni; ma quando non sono simultanee, ed invero non pare possibile che lo siano, egli può paragonare solo una sensazione col concetto che ha di un’altra. Perciò di nuovo diverge, dal fenomeno teorico, il fenomeno reale, e può essere utile, in qualche caso, tenere conto di tale divergenza, per un’ulteriore approssimazione. Spesso invece si può concedere che il concetto di una sensazione futura non troppo c’inganna, specialmente perchè occupandosi l’economia soltanto di fenomeni medii e ripetuti, se quel concetto, alle prime prove, troppo si discosta dalla sensazione futura, viene rettificato in altre prove che alle prime fanno seguito.

30. Si vede dunque che, se il fenomeno teorico che studiamo, in qualche caso si discosta assai dal fenomeno concreto, nel maggior numero dei casi usuali lo figura con più o meno grossolana approssimazione, purchè sempre si verifichino le condizioni seguenti: 1.° Possiamo investigare solo ciò che accade in una piccola regione di cui il centro è il fenomeno concreto dal quale ricaviamo i dati di fatto che servono per stabilire la teoria. Nel concreto, noi abbiamo all’incirca una posizione d’equilibrio del sistema economico; possiamo conoscere come si comporta il sistema in vicinanza di quella posizione, ma manchiamo di notizie per sapere cosa accadrebbe se le condizioni di fatto in cui si trova il sistema mutassero considerevolmente. 2.° Consi-