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14 | principii generali | [§ 21-23] |
avere riguardo allo scopo pel quale si fa. Dicasi lo stesso delle classificazioni. Quindi un’astrazione, o una classificazione, non escludono necessariamente un’astrazione o una classificazione diversa. Queste o quelle possono sussistere, secondo lo scopo al quale mirano.
La meccanica razionale, quando riduce i corpi a semplici punti materiali; l’economia pura, quando riduce gli uomini reali all’homo oeconomicus, fanno uso di astrazioni perfettamente simili1 e imposte da simili necessità.
La chimica, quando discorre di corpi chimicamente puri, fa pure uso di un’astrazione, ma ha la facoltà di ottenere artificialmente corpi reali che concretano più o meno tale astrazione.
22. L’astrazione può avere due forme, che sono perfettamente equivalenti. Nella prima si considera un essere astratto avente solo le proprietà che si vogliono studiare; nella seconda si considerano direttamente quelle proprietà e si separano dalle altre.
23. L’uomo reale compie azioni economiche, morali, religiose, estetiche, ecc. Si esprime precisamente la stessa cosa dicendo: «studio le azioni economiche e faccio astrazione dalle altre»; oppure dicendo: «studio l’homo oeconomicus, il quale compie solo azioni economiche.» Similmente si esprime la stessa cosa dicendo: «studio le reazioni dello zolfo e dell’ossigeno concreti, facendo astrazione dai corpi estranei che possono contenere», oppure dicendo: «studio le reazioni dello zolfo e dell’ossigeno chimicamente puri».
- ↑ Prof. Vito Volterra, Giornale degli economisti, novembre 1901.