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[§ 183-187] conc. gen. dell’equil. econ. 217

terebbero ove mutasse la forma del sentiero, ossia che dipendono dagli ostacoli di secondo genere. Anche quando la forma del sentiero rimane la stessa, per esempio, una retta, quelle quantità mutano coll’inclinazione della retta, cioè col prezzo.

184. Guardiamo ancora la fig. 12: dato un prezzo qualsiasi di A in B, cioè data l’inclinazione su o m di m n, l’incontro di quella retta colla linea dei baratti c c''' ci fa conoscere la domanda q c'' di B, e l’offerta q m di A. La curva del baratti può dunque anche chiamarsi la curva dell’offerta e la curva della domanda. Nella fig. 20, la curva masb è, per il primo individuo, la curva della domanda di B; e quella domanda si suol riferire al prezzo di B in A, espresso dall’inclinazione di un sentiero (per esempio m c) sull’asse o y. Essa è pure, sempre per il primo individuo, la curva dell’offerta di A; e quell’offerta si suole riferire al prezzo di A in B (non più al prezzo di B in A), cioè all’inclinazione di un sentiero (per esempio m c) sull’asse m o.

185. Nel caso di due merci, supposto che il sentiero debba essere rettilineo, la domanda di B dipende dunque unicamente del prezzo di B; l’offerta di A, unicamente dal prezzo di A.

186. Occorre badar bene di non estendere tale conclusione al caso di più merci. L’offerta di una merce dipende dai prezzi di tutte le altre merci barattate, e similmente la domanda di una merce.

187. Non basta. Abbiamo supposto che il punto di equilibrio fosse c, fig. 7; potrebbe invece essere il punto termine a; in tal caso la quantità offerta di A sarebbe r m; la quantità do-