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210 | conc. gen. dell’equil. econ. | [§ 168-169] |
sive sono, anche in questo caso, costanti; ma variano i prezzi da una posizione adducente all’equilibrio, ad un’altra.
169. Si vedrà anche meglio come stanno le cose, mediante figure.
In tutte le figure, ab, ac indicano le vie seguite nelle diverse compre, cioè i prezzi pagati per le diverse porzioni. In (α) e in (β), ab, ac sono curve, cioè i prezzi variano de una porzione ad un’altra; in (γ) e in (δ), ab, ac sono rette, cioè i prezzi sono costanti por le diverse porzioni. In (α) e in (γ), l’individuo percorre ogni giorno la strada ab; in (β) e in (δ), percorre oggi ab e domani ac. Quindi le figure danno i casi seguenti:
(α) Prezzi variabili per porzioni successive, ma che ritornano identici per successive operazioni adducenti all’equilibrio.
(β) Prezzi variabili per porzioni successive, e per operazioni successive adducenti all’equilibrio.
(γ) Prezzi costanti per porzioni successive, e per operazioni successive adducenti all’equilibrio.
(δ) Prezzi costanti per porzioni successive, ma variabili per operazioni successive adducenti all’equilibrio.
Nello stato presente della scienza, il caso generale da considerare è quello di (γ) e di (δ); ma