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206 conc. gen. dell’equil. econ. [§ 156-159]

l’economia politica ha cessato di essere un genere di letteratura, per diventare una scienza positiva.

157. Gli economisti usavano quel concetto di valore di cambio, per stabilire il teorema che un aumento generale dei valori era impossibile, mentre era possibile un aumento generale dei prezzi. Nell’esempio precedente il valore del pane in vino era , e quello del vino in pane era . Bastano le primissime nozioni di aritmetica per intendere che quaudo una di quelle frazioni cresce, l’altra scema, il loro prodotto essendo sempre uno. Così, se si baratta 12 di vino per 3 di pane, il valore del pane in vino cresce e diventa ; ma il valore di vino in pane scema e diventa . In quanto al prezzo del pane in vino, esso aumenta e diventa 4 invece di 2.

158. Il concetto generale del prezzo di una merce in un altra è utile nella scienza economica perchè fa astrazione dalla moneta. Nella pratica, presso i popoli civili, il prezzo di tutte le merci si riferisce ad una sola di esse, detta moneta; onde, discorrendo dei fenomeni concreti, è ben difficile di scansare l’uso del prezzo in quel senso. Anche nella teoria, è utilissimo introdurre sino da principio quel concetto. Si ha così, è vero, l’inconveniente di anticipare sulla teoria della moneta, che deve venire dopo la teoria generale dell’equilibrio economico; ma ciò è poco male, specialmente se si fa il paragone col vantaggio della chiarezza e facilità di esposizione che procura l’uso di quel concetto.

159. Torniamo ad esprimere, facendo uso del