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[§ 11-16] | principii generali | 11 |
un errore, ma sappiamo che è minore di altri a cui sono soggetti quei calcoli, onde, in grazia della semplicità dei calcoli, possiamo trascurare le differenze tra l’ellissoide e lo sferoide terrestre.
14. Quel modo di avvicinarsi alla realtà con teorie che ognor più con essa concordano, e che perciò divengono generalmente sempre più complesse dicesi metodo delle approssimazioni successive, ed è implicitamente, od esplicitamente, usato in ogni scienza (§ 30 nota)
15. Altra conseguenza. È erronea l’opinione che si possa scoprire esattamente la proprietà dei fatti concreti, ragionando sui concetti che abbiamo a priori di quei fatti, senza modificare tale concetto paragonandone a posteriori le conseguenze coi fatti. Tale errore è del genere di quello di un agricoltore che si figurasse di poter giudicare della convenienza di comperare un possesso studiandone solo la fotografia.
Il concetto che abbiamo di un fenomeno concreto, in parte combacia con quel fenomeno, in parte ne differisce. L’eguaglianza dei concetti di due fenomeni non ha quindi per conseguenza l’eguaglianza degli stessi fenomeni.
S’intende che qualsiasi fenomeno non può esserci noto che mercè il concetto che fa nascere in noi; ma appunto perchè così si ha un’immagine imperfetta della realtà occorre ognora paragonare il fenomeno soggettivo, ossia la teoria, al fenomeno oggettivo, ossia al fatto sperimentale.
16. Per altro i concetti che abbiamo dei fenomeni, senza altra verificazione sperimentale, costituiscono il materiale che più facilmente trovasi a nostra disposizione, poichè esiste in noi, e qualche cosa pure da quel materiale si può ricavare. Da ciò