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[§ 136-138] | conc. gen. dell’equil. econ. | 197 |
di indifferenza degli ostacoli, perchè non si spingerebbe egli in quel sentiero, sin dove è a lui concesso dai gusti dei suoi avventori?
137. Qui interviene la concorrenza. La linea hk divide il piano in due regioni: in quella che sta al di qua di hk, rispetto a m, il produttore ha vantaggio nel crescere, lungo un sentiero rettilineo mc, la quantità ma di merce A, trasformata; in quella che sta al di là di hk, rispetto a m, il produttore ha vantaggio nel restringere, lungo un sentiero rettilineo mc', la quantità ma' di merce A trasformata. Perciò, pei produttori che stanno in c e c', seguono fenomeni diversi.
138. Chi sta in c può essere tentato, anche da solo, di accrescere la trasformazione, e ciò farà ove si supponga che segua rigorosamente i principii dei fenomeni del tipo (I). Egli paragonerà lo stato in essi si troverebbe nei diversi punti del sentiero mcd, e vedrà che starebbe meglio oltre c; onde, se il consumatore non vuole, su quel sentiero, andare oltre c, il produttore concederà maggior quantità di B per uno di A, cioè farà lievemente crescere l’inclinazione del sentiero mc su mo. Per altro, se è solo, finirà coll’accorgersi che, se in quel modo spera di conseguire vantaggio, effettivamente ha danno; onde smetterà di operare secondo il tipo (I), e opererà invece secondo il tipo (II).
Se vi sono più concorrenti, colui che accresce l’inclinazione del sentiero mc ha effettiva-