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[§ 115-117] | conc. gen. dell’equil. econ. | 187 |
secano la curva che segna il luogo dei punti di equilibrio possibili.
116. Modi e forme dell’equilibrio nel baratto. — Studiamo i particolari dei fenomeni che abbiamo ora descritto in generale.
Supponiamo che gli ostacoli stieno unicamente nel fatto che la quantità totale di ciascuna merce è costante e che varia solo la ripartizione tra due individui. Tale caso è quello del baratto.
Supponiamo che il primo individuo, di cui le condizioni sono figurate nella fig. 16. abbia o m della merce A; mentre l’altro individuo ha una certa qualità di B e punto di A. Gli assi coordinati pel primo individuo sono o A, o B; pel secondo sono ωα, ωβ; la distanza ωm essendo eguale alla quantità di B che possiede il secondo individuo. Le curve di indifferenza sono t, t' t'',..., pel primo individuo, e s, s' s'',..., pel secondo individuo. Col modo col quale sono disposte le figure, una sola linea indica il sentiero percorso dai due individui. Gli indici di ofelimità vanno crescendo da t verso t'', e da s verso s''.
117. Ragioniamo del fenomeno del tipo (I). Se un sentiero m c è tangente in c ad una curva t e ad una curva s, c è un punto d’equilibrio. Se dunque gli ostacoli di secondo genere impongono non già un sentiero, ma solo la specie di sentieri, i due individui proveranno vari sentieri di quella specie, sinchè ne trovino uno come m c.