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158 | conc. gen. dell’equil. econ. | [§ 38-39] |
altre. Inoltre occorre che non sieno contradditorie. Per esempio, se si cercano due numeri incogniti e si danno per condizioni (equazioni) che la somma di quei due numeri deve essere eguale a un numero dato, e la differenza ad un altro numero dato, il problema è bene determinato, poichè due sono le incognite e due le condizioni (equazioni). Ma, se si fosse data invece, oltre la somma dei due numeri, la somma del doppio di ciascuno di quei numeri, la seconda condizione sarebbe conseguenza della prima; poichè se, per esempio, 4 è la somma di due numeri incogniti, 8 sarà le somma del doppio di ciascuno di quei numeri. In tal caso dunque non si hanno due condizioni (equazioni) distinte, ed il problema rimane indeterminato. Nei problemi economici è appunto di gran momento il sapere se certe condizioni determinano completamente, o lasciano indeterminato il problema.
39. Effetti diretti ed effetti indiretti dei gusti. — Sul modo col quale l’uomo si lascia guidare dai gusti, si potrebbero fare molte ipotesi, e ciascuna darebbe luogo ad una teoria astratta. Per non esporci a perdere tempo, studiando teorie inutili, giova esaminare i fatti concreti e ricercare quali tipi di teorie astratte ad essi convengono.
Ecco un individuo che compera del 3% francese a 99,35; chiediamogli perchè fa ciò. Egli risponde, perchè a quel prezzo ritiene convieniente per sè di acquistare quel titolo. Posto da una parte, nella bilancia, la spesa di 99,35 e dall’altra la rendita di 3 fr. all’anno, egli stima che, per conto suo, l’acquisto di quella rendita vale quella spesa. Se si potesse comperarla a 98, egli acquisterebbe 6 fr. di rendita, invece di soli 3 fr. Egli non si pone il problema se preferirebbe comperare 3 fr. a 99,35