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[§ 18-20] | conc. gen. dell’equil. econ. | 149 |
per l’individuo. Di tal genere sono i problemi economici. Li vediamo sorgere, nel concreto, pel baratto, in cui si dà, una cosa per riceverne un’altra, e per la produzione, in cui certe cose si trasformano in certe altre. Appunto di quei problemi principieremo coll’occuparci.
19. Intanto si vede che gli elementi da combinare sono i gusti degli uomini, da una parte; gli ostacoli per soddisfarli, dall’altra. Se invece di avere che fare con uomini, noi avessimo da studiare esseri eterei senza gusti nè bisogni, nemmeno quelli materiali del mangiare e del bere, non ci sarebbe alcun problema economico da risolvere. Mancherebbe del pari quando, andando all’altro estremo, supponessimo che nessun ostacolo impedisse agli uomini di soddisfare ogni e qualsiasi gusto o desiderio. Per chi ha di ogni cosa a sazietà non c’è problema economico.
Il problema è posto perchè i gusti sono contrastati da certi ostacoli, ed è tanto più difficile quanto più vari e complessi sono quei gusti e quegli ostacoli. Aggiunge difficoltà al quesito il fatto che molte sono le vie per soddisfare quei gusti, per superare quegli ostacoli, onde è necessario ricercare come e perchè una via può essere dagli uomini preferita ad altre.
Procediamo dunque oltre, ed esaminiamo più da vicino il fenomeno.
20. Se tra due sole cose, o un piccolo numero di cose, si dovesse scegliere, il problema da risolvere sarebbe qualitativo e si risolverebbe facilmente. Vi piace più un barile di vino o un orologio? Si fa presto a rispondere. Ma, nel concreto, vi sono moltissime cose tra le quali si può scegliere, ed anche per due sole cose, sono innumerevoli le