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146 conc. gen. dell’equil. econ. [§ 11-13]

teorie, che si paragonino le diverse sensazioni di un uomo, e non quelle di uomini diversi.

12. La seconda classe di teorie mira a paragonare le sensazioni di un uomo con quelle di un altro, e a determinare in quali condizioni si debbono porre gli uomini l'uno rispetto all'altro, collo scopo di raggiungere certi fini. Tale studio è ancora tra i più imperfetti della scienza sociale1.

13. Due vie si parano a noi dinanzi per lo studio che vogliamo fare, ed hanno ognuna i propri pregi e i propri difetti. Possiamo, cioè, studiare a fondo ogni argomento successivamente, oppure principiare coll'avere un concetto generale, e necessariamente superficiale, del fenonemo; e poi ritornare sulle cose già vedute in generale, per studiarle in particolare, e compiere il nostro studio approssimandoci ognor più al fenomeno considerato. Seguendo la prima via, la materia riesce meglio ordinata, non vi sono ripetizioni; ma è difficile avere subito una chiara veduta del complesso del fenomeno; seguendo la seconda via, quella veduta si ha; ma occorre rassegnarsi ad accennare appena certi particolari e a rimandarne lo studio a più tardi. Non ostante quei difetti, ci pare utile di non trascurare quella via, principalmente perchè è opportuno di seguirla quando, appunto, come accade per la scienza economica, sono stati, sino ad oggi, studiati meglio i particolari che il fenomeno generale; il quale anzi è stato interamente, o quasi interamente trascurato. Potrebbe, fra pochi o molti anni, venire giorno in cui tale motivo non sussistesse più; ed allora gioverebbe preferire la prima delle vie accennate.


  1. Cours, II, § 654.