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[§ 101] | introduz. alla scienza sociale | 121 |
che sono malfattori, perchè vogliono distruggere la proprietà privata, è propriamente un ragionare in circolo, e prendere per giudice l’accusato. Simile errore sarebbe il voler giudicare le teorie dell’amore libero coi sentimenti di castità, di decenza, di pudore.
In una società ordinata in un certo modo, e dove esistono certi sentimenti A, si può ragionevolmente ritenere che una cosa B contraria a quei sentimenti possa essere nociva; ma, poichè l’esperienza ci fa conoscere che vi sono società ordinate in modo diverso, in una di queste possono esistere certi sentimenti C, favorevoli a B, e B può essere utile a tale società. Quindi, allorchè si propone B, per passare dal primo ordinamento al secondo, non si può più obbiettare che B è contrario ai sentimenti A che si trovano nel primo ordinamento.
Notisi poi, che l’universale consenso degli uomini, quando, per dannata ipotesi, si potesse conoscere, non vale a mutare quella conclusione; persino se si trascura la considerazione che l’universale consenso dell’oggi può non essere stato quello di ieri, nè rimanere quello di domani.
Ecco un esempio. Il Brunetière, rispondendo a