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114 | introduz. alla scienza sociale | [§ 97-99] |
a parte della società, ad un individuo determinato, quando, naturalmente, si definisca prima cosa s’intende per quell’utile.
98. Quei problemi si pongono per tutte le azioni dell’uomo, e quindi anche per quelle che sono oggetto della politica. Essi, in pratica, sono di maggior momento di tutti gli altri; anzi, sempre sotto l’aspetto pratico, sono i soli che premono, ed ogni altro studio è utile solo come preparazione ad essi. Ma sono altresì i più difficili; li troveremo in economia politica, e per quella materia potremo avere soluzioni almeno approssimate. Invece, per quanto ha attinenza alle azioni che dipendono dai sentimenti e dalla politica, non esistono soluzioni, nemmeno grossolanamente approssimate, di quei problemi; ed in tale differenza sta la ragione principale per cui l’economia politica è più progredita di altri rami delle scienze sociali.
99. Fondamento di ogni ragionamento nella presente materia è il problema seguente: Quali effetti sui sentimenti avranno certi dati provvedimenti? Non solo non siamo menomamente in grado di risolvere, in generale, teoricamente quel problema; ma ci mancano persino le soluzioni pratiche, che sogliono nella storia delle conoscenze umane precedere le teoriche, ed essere spesso la materia da cui queste si traggono. Anche gli uomini di Stato di maggiore ingegno errano quasi sempre quando cercano quelle soluzioni. Basti su ciò l’esempio del Bismark. Egli voleva sciogliere il problema seguente: Quali provvedimenti possono affievolire i sentimenti dai quali traggono forza il partito cattolico e il partito socialista? Credette di avere trovata la soluzione coi provvedimenti del Kulturkampf e delle leggi eccezionali contro ai socialisti.