Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[§ 92-93] | introduz. alla scienza sociale | 109 |
difesi subirono il carcere preventivo; furono poi condannati1; i saccheggiatori ed incendiarii, assolti.
Sul finire del 1903, fu approvata dal parlamento francese un’amnistia per tutti i delitti degli scioperanti o connessi agli scioperi. Mentre si stava discutendo quell’amnistia, ci furono a Parigi individui, i quali, fatti sicuri dell’impunità, saccheggiarono botteghe. Due di essi furono tratti davanti al tribunale, che dichiarò che per essi valeva l’amnistia, onde più non fu data noia agli altri. Se un bottegaio avesse saccheggiato la casa di uno di quei malfattori, sarebbe stato certamente condannato dai tribunali. Eppure, c’è gente che, in perfetta buona fede, crede tale reggimento essere quello dell’eguaglianza dei cittadini, e che spasima di gioia pensando quanto sia superiore agli antichi reggimenti, nei quali eranvi cittadini privilegiati.
93. Accade anche che chi vuole far credere essere mosso da un interesse generale invece che da un interesse particolare, non è di buona fede. Tra i sofismi usitatissimi quando si vuol colpire particolarmente una certa cosa E, fingendo di stabilire invece un provvedimento generale, è da notarsi il seguente. La cosa E ha certi caratteri M, N, P,.....; se ne scieglie uno, per esempio M, che, in apparenza, valga a distinguere questa cosa da altre, e si afferma che il provvedimento è generale e diretto contro M. Le antiche repubbliche fecero spesso leggi che parevano generali e che, in sostanza, miravano a colpire pochi individui, o anche un solo.