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106 | introduz. alla scienza sociale | [§ 91] |
causa C e un effetto B. 4.° Quel ragionamento è usato principalmente per chiedere altrui di consentire a qualche sacrificio, o per ottenere che la podestà pubblica a lui lo imponga. Se si dicesse: «datemi tale cosa, perchè a me fa comodo», da pochi si sarebbe seguìti; giova invece dire: «datemi tale cosa, perchè ciò giova a tutti», e così si hanno alleati. Notisi che con quel tutti non si comprende solitamente l’uomo a cui si toglie la roba; ma spesso figura il maggior numero; e basta ciò, perchè, in quei ragionamenti pseudo-scientifici, non si veda l’incongruenza dell’espressione.
Gli operai scioperanti combattono i padroni delle officine ed accoppano i compagni che vogliono lavorare in nome della «solidarietà». È evidentissimo che tale solidarietà ben si può intendere tra gli scioperanti, ma non tra questi e i padroni e i «Krumiri». Ma i teorici discorrono invece della solidarietà tra tutti gli uomini; e poscia estendono le proposizioni ottenute a quell’altra solidarietà, che meglio potrebbesi dire consorteria. La solidarietà è sempre ottima per ricevere, non è mai buona per dare. L’operaio che guadagna dieci lire al giorno stima che, in nome della solidarietà, il ricco a lui deve far parte delle sue sostanze; ma troverebbe ridicolo che a lui si chiedesse, in nome di quella stessa solidarietà, di far parte del suo guadagno a chi ha di salario una lira o poco più al giorno.
La «democrazia» degli Stati Uniti d’America ha per principio l’eguaglianza degli uomini; ed è perciò che in quel paese civile si linciano negri ed italiani, si vieta l’immigrazione cinese, e si muoverebbe guerra alla Cina, se a loro americani fosse vietato di andarci: si respinse dal sacro suolo una coppia italiana perchè non unita in legittimo matri-