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to: vuolsi preferire la caffettiera d’argento, di porcellana; ma si possono adoperare eziandio quelle di terra verniciata, o di latta battuta e stagnata. Non è da trascurarsi la forma che si dee dar loro: saranno larghe nella base, strette in alto, ed avranno un coperchio bucato nel centro. Le proporzioni da osservarsi pel caffè da infondere sono per lo più di due libbre d’acqua per due oncie e mezza di caffè. Quando il caffè ridotto è in polvere, uopo è gittarlo nell’acqua bollente, ritrar tosto la caffettiera dal fuoco, e lasciarla ben coperta per due ore circa sulle ceneri calde, capaci di mantenere il liquido nella temperatura in cui si trova, senza spingerlo al bollimento che disperderebbe le volatili sue parti.
Mediante questa digestione, l’acqua si carica dei principi del caffè che s’infonde lentamente, si lascia penetrare senza perdere il