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Ainsi tel autrefois qu’ on vit avec Faret
Charbonner de ses vers les murs d’un cabaret.
Questi luoghi di convegno, dove si dava da bere, da mangiare, e che ricordano assai bene le nostre osterie del tempo presente, non avevano veruna eleganza: cattive tavole di legno, come si vede nelle nostre ville, gran vetri di forma conica, sedie di paglia, mura ignude o adorne di ritratti goffamente dipinti, per padrone della casa un buon compagno, coperto la testa d’un berretto di cotone: tal è la imagine di un’osteria del secolo di Luigi XIV, d’uno di que’ luoghi relegati nelle strade nere, oscure, dove Boileau, Molière, Racine si recavano ogni giorno per parlare di letteratura e di politica.