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e maltrattò tutti quelli che vi erano. Tostamente si formarono due partiti, uno de’ quali pretendeva che il caffè già era proscritto dalla legge, mentre l’altro lo ammetteva. Ma convocati avendo il gran giudice tutt’i dottori per raccogliere le loro opinioni, questi dichiararono ad una voce che la quistione era già stata decisa dai loro predecessori in favore del caffè; ch’essi erano tutti dello stesso avviso, e che uopo era limitarsi a restrignere lo strano ardore e la imprudenza degl’ignoranti declamatori. Il giudice che presedeva fu dello stesso parere; fece tosto recare del caffè a tutta l’adunanza, e ne prese egli medesimo. Tale esempio mandò in dileguo tutte le dispute.
In questo mezzo gl’Imani e gli uffiziali delle moschee facevano gran rumore in Costantinopoli, lagnandosi che i templi erano abbandonati e pieni i caffè! I Dervis, i sa-