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in istato di estratto. Per apprestar la polvere si espone prima il caffè coperto d’acqua ad un fuoco leggero sino a che non sia più che un poco umido; allora lo si pone in un forno moderatamente riscaldato, dove si termina di seccarlo, e sovente vi si guarda per non lasciarlo abbrustolire. Il caffè così diseccato sì polverizza facilmente, e può macinarsi in un ordinario mulino. Affinchè la decozione sia attiva, si fa bollire un’oncia di caffè in diciott’oncie d’acqua, sino a ridurla a sei once: il dottor Grindel consiglia di preparare l’estratto in vasi di terra, e non di ferro. La più forte dose in polvere è stata di uno scropolo da ogni due o tre ore. Di rado fu necessario dare più di due oncie di polvere per guarire una febbre intermittente, anche delle più pertinaci: sedici oncie di decozione guarirono una febbre somigliante.
Il dottor Grindel sovente dà la decozione