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mentare. Per lo stesso motivo il succo gastrico, che genera la digestione, vien anche separato in più gran quantità: penetra profondamente e più prontamente le materie soggette alla sua influenza, finalmente il caffè procaccia una sensazione inesprimibile di buon essere nella regione ipogastrica, che in tutte le membra si riproduce con un dolce e vivificante calore. I suoi principi mescolati col chilo, valicano l’apertura pilorica, e uniscono la loro azione con quella degli alimenti; sollecitano i condotti bilarii, che versano più abbondantemente i fluidi separati dal fegato e dal pancreas, fluidi che fanno subire al mescuglio nutritivo i cangiamenti ai quali sono quelli destinati. Il caffè determina ancora sugl’intestini una irritazione, di cui l’effetto naturale è di con-