Pagina:Mantegazza - Un giorno a Madera, 1910.djvu/14


— 12 —

altissima voce William, bravo il mio timoniere, bravissimo, aggiunse fregandosi le mani con una celerità straordinaria e contorcendosi tutto con una vera convulsione di gioia... Dev’essere un paradiso quell’isola.

Non v’era più dubbio, quell’uomo misterioso aveva a Madera una parte di sè stesso. Il suo cuore divampava dinanzi ad un’attrazione affascinatrice; i suoi occhi ardenti, fissi nella nebbia grigia del mattino, cercavano Madera lungamente, beatissimamente.

«Un uomo felice è indulgente» dissi fra me colla rapidità del lampo: e da uomo delicato diventando sfacciato del tutto, risposi io stesso invece del timoniere a quella specie di dimanda che aveagli diretta.

— Sì, mio signore, Madera è un paradiso.

William si voltò bruscamente verso di me, e accorgendosi allora soltanto della mia presenza, mi disse:

— Vi siete stato già altre volte?

— No, ma ho studiata con molto amore quell’isola, ho pensato tante volte di passarvi una parte della mia vita, che mi par di conoscerla, mi sembra di averla già più volte veduta.

— Oh, davvero, davvero! Ditemene qualche cosa; e, ringraziando e salutando con un cenno brusco ma cortese il marinaio che lo aveva fatto felice, William si mise a passeggiare al mio fianco dalla poppa al camino dello steamer.

William era mio. Come avviene cento volte nella vita, il caso di essermi alzato un’ora prima del solito; l'accidente di essermi trovato accanto al timone in un dato momento avevano per sempre legato a me un uomo che io aveva ormai disperato di poter conoscere.

Dissi a William ch’io aveva studiato profondamente il clima di Madera, poichè da un pezzo era perseguitato dall’idea di essere tubercoloso e mi figurava sempre di serbarmi quel paradiso come l’ultima àncora di salvezza, o come una bara fiorita per riposarvi le mie ossa.

Quando il mio nuovo amico seppe che io era medico e che aveva studiato il clima di Madera, la sua espansione non ebbe più confine, o se non avessi letto a chiare note sul suo volto ch’egli non aveva bisogno