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durato per secoli infiniti, ma che l’infinito avrà ad appagare.

La tua Emma parte e t’attende dove tu pure verrai.

Addio. Vivi e sii grande; vivi e sii uomo utile; vivi e non far soffrire anima viva; vivi e mi ama, come io ti amerò eternamente.


Tracciato con caratteri convulsi e tremanti sotto questa pagina si leggono queste linee:


Ti giuro, o mia Emma, di vivere.

Tu giuro di essere uomo utile e laborioso, te lo giuro per amor tuo.

Quito 27 ottobre

William.


Dacchè ho ricevuto le reliquie di Emma e di William, ho sempre atteso religiosamente e in silenzio che una lettera mi dicesse qualche cosa del mio sventurato amico e ho sempre atteso invano.

Dieci anni son passati ed io ho il diritto di pubblicare queste pagine ardenti di due fra le più nobili creature che io abbia conosciute.

Ad onta del mio diritto ho scritto in Inghilterra più volte a William, alla zia Anna, ma non ebbi risposta alcuna.

E dopo aver sperato fino all’ultima ora una parola del mio amico, io ho pensato di pubblicare i fogli che mi aveva inviato.

Ho la ferma convinzione che l’averli letti non farà male ad alcuno, potrà far bene a molti.