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un sogno 61

gna, o colla faccia logorata da lavori malsani o eccessivi. Gli operai erano pulitamente vestiti, vigorosi d’aspetto, e quasi per nulla si distinguevano dai loro capi, gli ingegneri dinamologhi.

Alberi sempre verdi riuniti in boschetti e aiuole di fiori profumati separavano i diversi compartimenti dell’officina gigante.

I nostri due viaggiatori chiesero, se si potesse vedere il Direttore generale dell’isola, ed essi furono introdotti subito nel suo salotto, dove stava studiando.

Avevano per lui una lettera di presentazione ed egli, appena l’ebbe scorsa, li fece sedere, pregandoli ad aspettare un momento, perchè avrebbe incaricato un ingegnere di accompagnarli nei diversi laboratorii di Dinamo.

Pochi momenti dopo si presentò un giovane amabilissimo, che si mise a loro disposizione.

— Già, credo, che lor signori non siano specialisti, e che desiderano di fare una corsa rapida nelle nostre officine per farsi