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un sogno | 301 |
È la Chiesa dei Deisti.
Avevano copiato l’antico Panteon di Roma e sulla porta del tempio si legge: Al Dio Ignoto.
Nude le pareti interne: nè quadri, nè statue, nè pulpiti, nè altari. — Solo nel mezzo di quell’edificio circolare, si innalza un gran cippo di bronzo, in cui è accesa sempre di giorno e di notte una fiamma azzurra.
Qua e là si vedono alcuni rari adoratori, in piedi, che guardano la fiamma, che senza far rumore spande all’intorno la sua luce livida e triste. Nessuna donna in quella Chiesa di Deisti.
Maria aveva aggrottate le sopracciglia e atteggiato il volto a una emozione dolorosa:
— Paolo mio, mi pare di sentire in questo tempio un gran freddo.
— Lo sento anch’io, Maria. Io intendo benissimo gli adoratori della Speranza, capisco la religione evangelica, ma non ho mai inteso che cosa vogliano i Deisti colla loro religione.