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286 l’anno 3000

Ognuno è libero di credere o di non credere in Dio o nella vita eterna, ma tutti coloro, che hanno una fede comune sentono il bisogno di stringersi insieme, di affiatarsi, di innalzare un tempio e di inventare un culto, che li riunisca sotto le vôlte di una stessa chiesa per pregare, per sperare, per adorare.

In Andropoli, a pochi chilometri dalla città capitale, tutta una valle ampia e verdeggiante di foreste è destinata alle religioni dominanti e perciò quella valle è detta la Città di Dio.

Il tempio più bello, più vasto e che conta il maggior numero di fedeli è quello della Speranza innalzato dai credenti di tutto il mondo ad un Dio immaginario, cioè ad un simbolo, che chiude in sè tutte le paure della morte e tutte le aspirazioni ad un’altra vita eterna e migliore della nostra.

I nostri viaggiatori, visitando la Città di Dio, entrarono in questa chiesa, tanto più perchè il culto della Speranza era la religione di Maria. Quanto a Paolo, non