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un sogno | 17 |
secolo XIX attaccavano le loro corazzate maggiori. E rimasta qui dopo tanti secoli arrugginita e obbliata per memoria di un tempo, che per fortuna degli uomini non ritornerà più. —
Intanto il suono triste e monotono, che usciva dalla boa, era divenuto chiarissimo.
Era un suono doppio e straziante, fatto di due note; un lamento e un tonfo. Prima era un ihhh stridente e prolungatissimo, e poi, dopo una pausa breve, un bumhh cupo e profondo, e una nuova pausa, e un ripetersi incessante del lamento e del tonfo.
Anche il cuore umano misura il breve giro del quadrante della vita con due suoni alterni, un tic e un tac; ma son suoni allegri, quasi festosi.
Quell’ihhh e quel bumhh invece sembravano i palpiti di un cuore gigantesco e straziato, che battesse il tempo del nostro pianeta.
Mantegazza. L’anno 3000. | 3 |