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228 | l’anno 3000 |
molle e odorosa, perchè io ho parecchi anni più di te e prima di te devo fare il lungo viaggio; il viaggio senza ritorno.
— Ma non parliamo di cose tristi.
— E come non parlarne, qui, dove non siamo circondati che da morti, che ci ridestano l’eterno pensiero del mondo al di là, di cui tutta la nostra civiltà non ha saputo svelarci il segreto? Ma andiamo all’ultima tappa del nostro triste pellegrinaggio. Andiamo a visitare il cimitero.
E i nostri viaggiatori rientrarono nel tempio, e avendolo attraversato, per una porticina si trovarono in un vasto giardino, tutto quanto popolato di arbusti sempre verdi e di fiori. Nel mezzo si innalza una colonna gigantesca di bronzo, che porta sulla cima una fiamma sempre ardente.
Nello zoccolo della colonna sta scritta anche là la bella parola: Sperate.
Dalla colonna partono come tanti raggi cento piccoli sentieri, che finiscono alla periferia del campo dei morti, e da ambo i lati del sentiero sono poste le tombe.