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luto assistere a quella crudele insieme e pietosa operazione, era affascinato da quella scena terribile, per cui disse:

— Maria, ancora uno, uno soltanto e poi ce n’andremo. —

Maria gli prese una mano e se la pose al cuore, ne più la lasciò, tenendola stretta stretta, come per attingere coraggio. Non sapeva mai dire di no al suo Paolo e rimase.

Il bambino numero 21 era più gracile ancora di quello che lo aveva preceduto, e per di più era livido e chiazzato di macchie rosse nel volto.

L’Igeo dopo un brevissimo esame, sentenziò:

Bambino con grave vizio di cuore, inabile alla vita.

La madre non piangeva, ma più pallida della morte, esclamò:

— No, dottor mio, non può essere, il parto fu lungo e difficile; è per questo che il mio bambino è livido. Guarirà, guarirà di certo. Non ho che lui. Non ne posso aver altri; mio marito è morto.