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208 | l’anno 3000 |
era nato di otto mesi, sottoposto all’esame dell’Igeo fece aggrottare le sopracciglia al medico, il quale con un campanello chiamò a sè altri due medici consulenti, che stavano in una camera vicina, pronti ad esser chiamati, e l’un dopo l’altro rifecero l’esame del povero bambino, crollando anch’essi il capo con aria compunta e dolorosa.
I tre medici si accordarono in questo giudizio:
Bambino gracilissimo, tubercoloso, inetto alla vita.
Quando la madre ebbe udito questa lugubre sentenza, si mise a singhiozzare, chiedendo ai medici:
— Non potrebbe una cura opportuna dare al mio bambino una buona salute?
— No, — risposero tre voci ad un tempo.
E allora l’Igeo, che per il primo aveva visitato il bambino, rivolto alla madre:
— E dunque? —
La madre raddoppiò i singhiozzi, e re-