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giunto anche l’aria; per cui abbiamo ingegneri terrestri, acquatici e aerei, che fanno a gara di abbreviare e rendere più comode le vie di congiunzione fra popoli e popoli, persuasi come siamo tutti che ciò allunga la vita e aumenta e coltiva la fraternità dell’umana famiglia.

Qui in un altro planisfero potrete vedere tutto il tracciato delle strade mondiali, e siccome queste interessano tutti quanti gli uomini della terra, il problema stradale può dirsi una delle questioni più universali e che quindi deve avere la sua sede in Andropoli.

Anche su questa questione vi è dissenso fra ingegneri ed economisti. I primi, a sentirli loro, a lasciarli fare, convertirebbero ben presto tutta la superficie della terra in tante strade e non rimarrebbe più un palmo per l’agricoltura. Essi dicono che la navigazione aerea non soddisfa i gusti di tutti, e che conviene sempre lasciare aperte le vie elettriche per chi preferisce la terra all’aria.