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Il pensiero nella vecchiaia 69


con tutte le esigenze della scienza sperimentale, ho però seguito per quasi trent’anni con studiosa attenzione i discorsi dei nostri grandi oratori parlamentari dal Brofferio al Minghetti, dal Cordova al Mancini e al Cavallotti. Or bene mi pare di aver trovato che l’eloquenza non decresce, ma cresce con gli anni, acquistando soprattutto alcuni preziosi caratteri, che riassumerei con le parole di una virilità maggiore.

Nel giovane la parola è più calda, più prorompente: se volete, più affascinante, perchè ispirata da più calde passioni, perchè in essa sentite il grido della battaglia e l’impeto della lotta. E più adatta ai tumulti dei meeting e alla conquista del popolo nelle piazze o alla conquista delle coscienze sotto le volte del tempio.

Nel vecchio invece vi è meno calore, ma maggior potenza di idee, e l’arte più sottile e più ingegnosa nasconde mirabilmente i tranelli dei sofismi e le trappole dei sillogismi. L'eloquenza giovanile incendia e trascina; l’eloquenza del vecchio conquista e tien salda la conquista. La