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44 | L'amicizia nel vecchio |
guardandolo talvolta nelle ore malinconiche dei ricordi, l’avete riveduta come quando vi appariva trepida e voluttuosa nei ritrovi d’amore. Voi, guardandone l’immagine o ricordandola, rivivevate un’ora della vostra giovinezza. Era un fantasma, ma era anche un angelo; era un sogno, ma di ebbrezza e di voluttà.
E invece la vostra malsana curiosità vi ha voluto far palpare la realtà nuda e cruda. Ne siete punito e crudelmente. Le memorie d’amore vivono nel tempio, e voi, profanatore di un altare, siete stato punito dal Dio oltraggiato.
E vi ha fulminato, distruggendovi il sogno e facendo del vostro angelo una diabolica creatura.
Il vostro angelo non è più che una vecchia. I capelli lucenti e corvini son grigi o bianchi. Gli occhi hanno perduto ogni bagliore di passione, stanchi d’aver troppo veduto. La bocca, che vi ha tante volte baciato, facendovi perdere i sensi, è divenuta la fessura di un salvadanaio e i denti fra veri e falsi son tutto un cimitero abbandonato. Nessuna linea di quel