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L'amicizia nel vecchio 41


speciale delle delicatezze e delle morbidezze del proprio sesso, dando alla conversazione un sapore di pudica e calda sensualità e spargendo sugli uomini e sulle cose come una luce, che abbia attraversato un vetro color di rosa.

Chi rammenta gli intimi saloni dell’amica di Chateaubriand, di Madame Recamier, di M.ma Swetschine e della nostra Clara Maffei, può ripensare tutte le gioconde conversazioni di molti vecchi illustri, che hanno lasciato il loro nome e la loro gloria alla Francia e all’Italia. Ma anche senza il lusso della gloria intorno al fidato tavolino di un caffè o di un domestico tresette possono addensarsi e concentrarsi tante care compiacenze, tanti fidati consensi di pensieri e di simpatie, da indorare la vecchiaia di tutti coloro che non aspirano che alla modestia gloria di morire onorati e senza macchia.

Davanti alla felicità, anche la gloria abbassa le ali e democraticamente rinunzia al frastuono delle artiglierie e delle campane, rinunzia agli inni dei poeti e agli archi di trionfo.