Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
L'amicizia nel vecchio | 37 |
femminili mi facevano da barometro e da galvanometro, per cui parlando e discutendo con lui sapevo prevedere le procelle più lontane che mi minacciavano, e attraverso i suoi nervi potevo dire di vivere della vita di tutti; non s’è forse allontanato da me, dopochè ebbi sposato una donna che a lui parve bellissima?
Non ci fu verso di tenerselo vicino. Io ero sicuro di lui e di lei; e glielo facevo capire in ogni modo, ma sempre delicatissimamente. Eppure non ci fu modo di persuaderlo a frequentare la nostra casa. Temeva egli di sè o di lei o di chi? Mi credeva forse geloso o capace di divenirlo?
Non potrei mai cavargli una parola a questo proposito. Cercò un impiego molto lontano da noi e non l’ho più veduto che a lunghissimi intervalli.
E quanti altri amici preziosi, che la politica e la morte mi hanno rapito!
Da giovane ne avevo una legione; oggi una mano sola mi basta per contarli.
Ma, fortunatamente, anche per l’amicizia vale la legge, che governa tutti i fe-