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36 L'amicizia nel vecchio


rati quasi come fosse una fanciulla, tanto era bello e gaio e divertente, dove se n’è andato? Oh lontano lontano, al di là dei mari. Esciti dall’Università, ognuno di noi dovette scegliere la propria via; ed egli se n’è andato nell’Argentina.

Ricordo ancora quando l’accompagnai a Genova sulla nave che doveva portarmelo via. Ricordo le lagrime amare, i singhiozzi, gli abbracciamenti lunghi e strazianti della nostra separazione. Ricordo che gli ufficiali di bordo dovettero quasi buttarmi giù dalla scaletta del piroscafo. Ricordo, come se fossero di ieri, i saluti convulsivi, che dalla mia barchetta gli andavo gettando da lontano...

Eppure oggi non ci scriviamo più e ignoro perfino dov’egli sia. Prima le nostre lettere erano d’ogni mese, poi si andaron facendo sempre più rade; una ogni due, ogni tre, ogni quattro mesi; poi una alla fine dell’anno e poi più nulla.

Ancora un braccio del polipo consunto dal tempo, che lima e arrugginisce i metalli più saldi.

E quell’altro ancora, le cui delicatezze