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L'amore nella vecchiaia 27


serva certi preziosi poteri quanto l’ambiente costante e tranquillo del matrimonio. In questo caso, avvezzi da lungo tempo ad una grande irregolarità nell’esercizio delle loro facoltà riproduttive, abituati ai lunghi digiuni interrotti da pasti gargantueschi (veri selvaggi dell’amore) si rassegnano a intermittenze più lunghe delle solite e di digiuno in digiuno sopportato facilmente per la fame diminuita, giungono senza rimpianti alla castità assoluta.

Ricordano il passato con compiacenza e si rassegnano al digiuno d’amore. Non ci rassegnamo forse a perdere i capelli e i denti, a vederci il volto solcato dalle rughe; non portiamo forse gli occhiali senza piangere e non assistiamo ad una festa da ballo senza ballare?

L’uomo perfettamente sano però e che ha navigato per tutta la vita nel mare della voluttà, col timone in mano e con la bussola davanti agli occhi, muore anche oltre gli ottant’anni, senza aver abdicato mai del tutto alle dolcezze d’amore.

Gli rimangono le lunghe e estetiche