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L'amore nella vecchiaia 21

Ai disinganni dell’estetica pensano poi le tenebre tanto indulgenti e pietose. Molte tenebre e un po’ di fantasia rattoppano di grandi strappi e celano di grandi piaghe e tanto da superare il più abile ortopedico del mondo. Volesse Iddio che valessero anche a nasconderci le piaghe morali e le deformità dell’anima!

Oh quante volte un vecchio arzillo dopo un lauto pranzo innaffiato da vini troppo generosi, volle fare un piccolo strappo alla realtà coniugale e di soppiatto andò a comperarsi un po’ d’amor giovane.

Ma con quanti rimorsi e quanto desiderio ritornò al talamo usato, maledicendo la corsa fatta in campi non suoi e l’umiliante compassione e la tolleranza mal simulata e il prezzo cresciuto all’eccesso della grazia accordata.

Con quanta gioia riabbracciò la fidata compagna, a cui trent’anni prima aveva dato la prima lezione d’amore, con quanta compiacenza riandò con lei sei lustri di carezze e riandò le scoperte fatte insieme e le nuove terre esplorate e i pudori rinascenti sotto i loro piedi nel dilettoso