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12 | La vecchiaia nel cuore |
non parla con la bestemmia o colla maledizione omicida, si traduce in uno sguardo ferino, che invoca la scomparsa di un vecchio: l’equilibrio delle bocche e dei bocconi.
A questi omicidi pensati, ma non compiuti, provvederà la giustizia dell’avvenire; provvederà il maltusianismo previdente dei posteri.
Nelle classi agiate e ricche, dove i bocconi sono sempre in maggior numero delle bocche, la soppressione del vecchio non è invocata mai nè dalla bestemmia omicida nè dal muto e feroce rancore; ma l’uomo canuto non ha ancora il suo posto al sole, benchè il Vangelo abbia quasi venti secoli di storia: e questo più per colpa dei vecchi che della società in cui vivono.
L’igiene ancor bambina, la lotta per la vita che ci fa vecchi prima dei cinquant’anni, l’abuso di tanti eccitanti fisici e morali, l’inconsulta sete della voluttà, danno ai più la decrepitezza prima della vecchiaia e giustificano il paradosso di Terenzio che la vecchiaia è una malattia.
Di qui la pietà sempre superiore al ri-