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e nel pensiero dell'uomo | 5 |
pietà di filantropo o scuola di missionario, che possa salvarli da questa distruzione.
Vorrei piuttosto parlarvi del posto che occupa il vecchio nella società civile, in quella in cui siam nati e viviamo; in quella società che cammina ben lavata e ben pettinata, che porta guanti e istituisce ospedali pei malati, ospizi pei vecchi; ma che fa ancora la guerra e nella fine d’un secolo così ricco di gloria e di scienza si ammala di anarchia.
In questa società civile si celano ancora i semi dell’antica e animalesca ferocia, e sbocciano qua e là, come il loglio fra le spighe del grano, appena l’egoismo li inaffi e la passione li riscaldi.
Noi non uccidiamo più e molto meno mangiamo i nostri vecchi, ma li disprezziamo spesso e spesso gettiamo loro in faccia come una colpa la loro debolezza e i loro acciacchi. Tutt’al più verso di essi si sente la compassione, quasi mai la simpatia o l’amore; si giunge fino alla pietà, quasi mai fino alla stima.
Eppure la posizione del vecchio si è andata sempre migliorando col progredire