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L’uomo vecchio per il selvaggio è un delinquente, che deve esser punito, o una creatura schifosa, che fa ribrezzo. Egli deve esser punito con lo sprezzo, con l’odio; se occorre anche con la morte, perché ha voluto arrogarsi il sacrilego privilegio di campar molti anni.

Nella famiglia è un peso seccante, un parassita. Non può più seguire i compagni alla caccia, alla pesca, alla guerra. È un inciampo nei viaggi e nella fuga. Convien nutrirlo, sorreggerlo, difenderlo.

Se poi il vecchio è una donna, oh allora lo schifo che ispira è ancora maggiore. Il selvaggio dimentica che quella donna lo ha partorito, lo ha allattato, lo ha amato più di se stessa. È una creatura immonda, ributtante, che nessun maschio desidera: è assai meno del cane che lo aiuta nella caccia. Tutt’al più si può farla cuocere,