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212 Storia di due vecchi felici


cielo sereno, vide travolta la sua barca da una formidabile bufera. Gravi disastri bancarii gli portarono via più di due terzi della propria fortuna: per lui abituato da più di mezzo secolo alla ricchezza era una vera miseria.

Chi sa quanti altri si sarebbero gettati nell’abisso, rinunziando alla vita, chi sa quanti naufraghi in tanta procella! Egli invece raccolse le vele, si guardò intorno, e colla calma che non dà che la forza, si privò del suo Museo, dell’amico suo di cinquant’anni, e si rassegnò ad una nuova e modesta posizione, senza maledire, senza imprecare, senza piangere.

Egli si mostrò grande davvero, perchè il rimaner felici in certi casi della vita è virtù, è quasi eroismo.

Il mio commendatore aveva raccolto in sè troppi tesori morali, per poter soccombere al naufragio del denaro. Egli rimase felice anche senza il denaro, prova di grandissima superiorità, di una grande altezza morale.

A lui son rimasti la salute, il fido affetto di una bella e dolce compagna; a