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Storia di due vecchi felici 211


più di un dilettante; e non solo interpreta mirabilmente le armonie dei grandi maestri ma egli stesso compone e può godere di udir eseguite dalle sue mani armonie e melodie create da lui.

In tutte le questioni controverse della politica, della religione, della morale egli ha sempre saputo tenersi lontano dagli eccessi; fossero poi di fanatismi o di sprezzi, di rivoluzione o di reazione. Credo che quella preziosa e rara lampada del buon senso non gli sia mai caduta di mano; per cui, mutando paesi e costumi e mutando tutte le cose intorno a lui, egli è sempre rimasto lo stesso gentiluomo, lo stesso galantuomo, lo stesso uomo felice.

Ma la sua felicità è ancor più singolare, perchè ha saputo resistere alla sventura. Molti sono felici, non per merito proprio, ma per merito della fortuna, che ha soffiato sempre in poppa sulla loro navicella.

Il mio commendatore invece, proprio negli ultimi anni della sua vita, quando più si ha bisogno di onde tranquille e di