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Storia di due vecchi felici 209


cognacchini e ne beve troppi; ma quando io lo rimprovero, mi ride in faccia, dicendomi: ne ho sempre bevuto e vedete che non mi hanno fatto troppo male.

Ed io devo tacere e chinare il capo.

Questo bel vecchio è stato sempre bellissimo, attraversando la vita con tutte la varie bellezze della infanzia, dell’adolescenza, della giovinezza e dell’età matura ed ora ha le bellezze della vecchiaia: le più rare, non le ultime.

Alla bellezza ha sempre avuto compagni la grazia e lo spirito; per cui egli è molto piaciuto alle donne e queste, naturalmente, son sempre piaciute molto a lui. Da questo accordo perfetto nacque un’armonia di note deliziose, che come una dolce e cara musica del cuore ha accompagnato sempre il mio commendatore.

Ebbe rare fortune, ma non fu mai libertino. In amore guardò sempre in alto, serbandosi gentiluomo con tutte, nè mai portando in piazza i propri amori. È questo il vero modo di non sciupar la salute e di non perder mai la stima di se stesso.